La Mia Giornata Ideale di Relax e Armonia

Descrivi la tua giornata perfetta dall’inizio alla fine.

In tua memoria (King, 1993 – 2010)

Un raggio di sole filtra attraverso le persiane, illuminando il manufatto in macramè color panna appeso al muro.
Ai piedi del letto, su una coperta patchwork, si stiracchia pigramente un gatto bianco. Tra i due cuscini si rifugiano i sogni, mentre un nuovo giorno sta per cominciare.


Apro gli occhi e, con la mano, cerco il gatto, ma lo trovo con i piedi. Non appena si sposta per farsi fare le coccole, i miei piedi prendono il suo posto caldo. Adesso il suo musetto rosa è vicino al mio volto. Si accoccola di nuovo e fa le fusa.
Non è ancora tempo di alzarsi. Restiamo qui in silenzio, avvolti da questa pace soffusa di sole. Non ci servono parole: ci bastano gli sguardi carichi di affetto.

Willy il pettirosso (2025)

Ascoltiamo gli uccellini che saltellano di ramo in ramo. Le uova si sono schiuse da qualche giorno e i piccolini pigolano a gran voce, chiedendo cibo.
Nel cielo del mattino di primavera, è tutto un via vai di genitori amorevoli e indaffarati.

“A cosa pensi?” sembrano chiedere i profondi occhi celesti e indagatori del mio gatto.
Penso di aver trovato il mio posto nel mondo, rispondo mentalmente, lontano dalla frenesia e dall’apparenza della società, dove il tempo è scandito dall’inclinazione dei raggi del sole e la vita scorre lenta, secondo i miei ritmi.

Pesca e macramè



Sono le otto e mezzo. È tempo di fare colazione. Cerco a tentoni le ciabatte e infilo la vestaglia leggera. Il gatto mi segue, strisciando la coda tremante, in attesa della sua ciotola di latte.
Apro le persiane sul bosco adiacente al giardino e mi fermo un attimo, gli occhi chiusi, inspirando il profumo della rugiada marzolina.

Scendiamo le scale di legno che scricchiolano dolcemente ad ogni passo. Verso il latte al gatto e preparo la mia colazione: latte e biscotti. Il tavolino in veranda mi aspetta, illuminato dal sole del mattino. Il gatto mi precede, saltellando con grazia.

Dopo una doccia corroborante, indosso un vestito in stile provenzale a fiorellini azzurri e lascio che i capelli si asciughino avvolti in un asciugamano.
Pettirossi, fringuelli, colombe e cinciallegre mi attendono per la loro dose quotidiana di semini. Ne spargo un po’ sul terreno e poi mi metto a lavorare.



Sono un’artigiana che crea fragili e preziose decorazioni per capelli, assemblando materiali naturali: foglie, bacche, rametti e fiori secchi.
Il mio laboratorio è una piccola serra in giardino. Lì ho tutto ciò che mi serve per creare i miei monili: colla a caldo, forbici, mollette e cerchietti.
Le mani sono secche e bruciate dalla colla, le unghie sporche come quelle di un bambino che ha giocato nella sabbia. Mi piacciono così, perché raccontano di me e di ciò che mi dà gioia.

Tra una creazione e l’altra, preparo una tisana ai frutti di bosco e cannella. Il suo profumo si diffonde nell’ambiente, portando un po’ di bosco in veranda.
È quasi mezzogiorno. Il gatto prova ad aprire la porta con la zampetta: per lui è ora di pranzo, io andrò avanti ancora per un po’. Sto realizzando un cerchietto con foglie di alloro e bacche di ginepro.

Mi stava aspettando, il riccio


Dopo pranzo, è l’ora della siesta. Mi sdraio sul letto e riprendo a leggere un romanzo, finché gli occhi, piano piano, si chiudono.
Mi accorgo di aver dormito più di quanto avrei voluto, ma poi mi ricordo che c’è tempo per fare qualsiasi cosa… Avevo intenzione di sistemare i cassetti del mobile in camera.

Ancora stordita dalla lunga dormita, mi alzo e comincio a riporre maglioni e magliette sul letto. Alcune viti della cassettiera hanno ceduto e vanno riavvitate. Quasi quasi colgo l’occasione per fare un po’ di ordine tra i miei vestiti: terrò quelli a cui sono più affezionata e darò in beneficenza il resto.

Spunta una maglietta che cercavo da tempo. Ha le maniche a tre quarti e una stampa che ricorda un arazzo fiammingo. È un po’ scolorita e consumata, ma è sicuramente tra le mie preferite, se non la mia preferita in assoluto.
Il gatto, che fino a quel momento stava sonnecchiando sul suo pouf, osserva stranito la mia esplosione di gioia per il ritrovamento, poi si riaccovaccia, coprendo il muso con la coda.

Adesso la cassettiera è a posto e in ordine. Una pila di felpe giace ai piedi del letto: domani la porterò via.

Le mie (fallimentari) talee


È tempo di fare una passeggiata. Scarpe da ginnastica ai piedi e scialle sulle spalle: la Natura mi aspetta.
Percorro il sentiero in terra battuta. Ai suoi bordi spuntano fiori di campo: tarassaco, muscari e veronica comune. Sono belli nella loro semplicità e mi ricordano di gioire delle piccole cose della vita.

Muscari



Torno a casa, nella veranda dove adesso devo accendere la lampada da tavolo per continuare il lavoro. La sera sta scendendo e la temperatura primaverile è ancora piuttosto fresca.
Mentre le mie mani sono concentrate a fissare una foglia, penso alla cena: zuppa d’orzo, zucca e carote con crema di fagioli.

Con una piccola cesoia mi dirigo verso il cespuglio di rosmarino e ne taglio tre rametti per insaporire la zuppa. Il gatto protesta perché la ciotola dei croccantini è vuota.

Sera di primavera


Ecco, ceniamo!
La zuppa bolle sul fuoco, mentre apparecchio spartanamente il tavolo di legno e intono una canzone. Fuori è buio e quieto. Anche gli uccellini hanno smesso di volare e pigolare.

Nel secchiaio restano i piatti sporchi: ci penserò domani. Adesso è tempo di meditazione e poi di lasciarsi cullare da Morfeo.
Con un balzo, il gatto salta sul letto e si accoccola accanto a me.

Un’altra giornata ci saluta per sempre e ci dà la buonanotte.


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7 pensieri riguardo “La Mia Giornata Ideale di Relax e Armonia

    1. Beata te! Qui siamo in 4+5 (Ben) e non c’è mai un giorno di ordine che duri dalla mattina alla sera. Tipo i panni… Credo ormai si moltiplichino da soli la notte 😟

      1. Qui siamo in 2 + i vari pelosetti … Abbiamo la fortuna di lavorare a casa (che poi lavoro non si può chiamare visto che ci piace) per cui, quando non sono in ritiro, riesco a fare “quasi” tutto … Quando invece sono in ritiro, lavoro comunque, anzi, di più e per non annoiarmi in questi periodi, tante capatine sul blog … 🙂

        1. Riesco a scrivere la mattina presto e poi, durante la giornata, tra una passeggiata con Ben, un pasto e un po’ di tempo con i ragazzi, sistemo i testi 😉

          1. La mattina ha l’oro in bocca … 🙂 Anche a noi piace alzarci presto (nel mio caso quando posso). Le cose da fare sono tante e il fatto di fare tutto volentieri, non mi fa venire proprio la voglia di stare a letto la mattina …

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