Nel cuore dei prati e lungo i sentieri sterrati si nasconde un piccolo universo di piante spontanee, spesso ignorate, ma ricche di proprietà benefiche. Abbiamo già incontrato la veronica comune (Veronica persica), con i suoi delicati fiori azzurri che punteggiano i campi all’inizio della primavera, e il tarassaco (Taraxacum officinale), con le sue inconfondibili foglie dentate e i soffioni danzanti nel vento.

Entrambe queste piante, oltre alla loro bellezza discreta, offrono preziosi benefici: la veronica è apprezzata per le sue proprietà lenitive e depurative, mentre il tarassaco è un eccellente alleato del fegato e della digestione.
Oggi aggiungiamo un’altra protagonista a questo viaggio nel mondo delle erbe selvatiche: la borsa di pastore (Capsella bursa-pastoris), una pianta modesta nell’aspetto ma straordinaria nelle sue proprietà officinali. Diffusa ovunque, dai bordi delle strade ai campi incolti, questa pianta è stata a lungo utilizzata per le sue capacità emostatiche, astringenti e tonificanti. Scopriamone insieme i segreti.
La Borsa di Pastore: Piccola Pianta, Grandi Virtù

La borsa di pastore (Capsella bursa-pastoris) è una di quelle piante che passano inosservate lungo i sentieri e ai margini dei campi, ma che nascondono un mondo di proprietà benefiche. Questa erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, è una vera sopravvissuta: cresce ovunque, dai prati ai bordi stradali, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento. E, nonostante il suo aspetto semplice, è una delle piante più utilizzate nella medicina naturale.
Come riconoscerla
La borsa di pastore ha alcuni dettagli che la rendono inconfondibile:
Foglie: Forma una rosetta basale con foglie verde brillante e dentellate.
Fusto: Sottile, eretto e ramificato, con piccoli fiori bianchi riuniti in grappoli.
Frutti: Le caratteristiche silique a forma di cuore, simili a minuscole borse, da cui prende il nome.
Questa pianta cresce bene sia al sole che in mezz’ombra e si trova spesso in terreni incolti o disturbati, adattandosi anche agli ambienti più ostili.
Proprietà terapeutiche

Non lasciatevi ingannare dal suo aspetto umile: la borsa di pastore è un vero concentrato di benefici. Ecco le sue principali proprietà:
✅ Emostatica – Aiuta a fermare il sanguinamento, sia interno che esterno.
✅ Astringente – Riduce le secrezioni, utile in caso di diarrea o infiammazioni.
✅ Vasocostrittrice – Rinforza i capillari e migliora la circolazione sanguigna.
✅ Tonica uterina – Usata tradizionalmente per regolare il ciclo mestruale.
Come si usa?
La borsa di pastore viene utilizzata in diversi modi:
Infusi e decotti: Per contrastare mestruazioni abbondanti, problemi circolatori o diarrea.
Uso esterno: Le foglie fresche, schiacciate, aiutano a cicatrizzare piccole ferite.
In cucina: Le foglie giovani, dal sapore leggermente piccante, si possono aggiungere a insalate, minestre e frittate, come si faceva nella cucina contadina.
Come preparare un infuso

Per sfruttare i suoi benefici, prova questo semplice infuso:
Ingredienti:
1 cucchiaino di borsa di pastore essiccata (foglie e fiori)
200 ml di acqua calda (circa 85°C)
Procedimento:
1. Versa l’acqua calda sulla pianta in una tazza.
2. Copri e lascia in infusione per 10 minuti.
3. Filtra e bevi, preferibilmente senza zucchero (puoi dolcificarlo con miele o stevia).
Quando assumerlo?
Fino a due volte al giorno, in particolare durante il ciclo mestruale.
Può essere utile anche per rinforzare i capillari o ridurre i sanguinamenti gengivali.
Attenzione a questi aspetti
Anche se naturale, la borsa di pastore va usata con consapevolezza:
⚠ Evitare in gravidanza: Può stimolare le contrazioni uterine.
⚠ Attenzione se si assumono farmaci anticoagulanti: Meglio chiedere un parere medico.
⚠ Consultare un esperto prima di usarla come rimedio abituale.
Curiosità
In passato, la borsa di pastore era considerata un rimedio universale per le emorragie e i problemi mestruali. Il suo nome deriva dalla forma del frutto, che ricorda le borse in cuoio che i pastori portavano con sé.
Un’altra dimostrazione di come la natura ci offra sempre risorse preziose, anche nelle piante più semplici e comuni. Basta solo saperle osservare e rispettare.
La passeggiata continua
Nelle precedenti passeggiate abbiamo osservato la veronica comune e il tarássaco.
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