Mi ero ripromessa, quasi un anno fa ormai, di essere
costante nell’aggiornamento, ma, come al solito, le mie sono promesse da marinaio: presto fatte e subito dimenticate.
Il tempo, come al solito è il nemico numero uno, ma anche l’ispirazione e la voglia di trovarlo quel tempo è spesso latitante.
E poi c’è il lato caratteriale: ho mille idee, tutte più o meno realizzabili, ma, appunto, ne ho così tante che alla fine vanno disperse come i semi di un soffione nel vento. E mi ritrovo in mano solo lo stelo. E, finito l’entusiasmo iniziale, quel che sembrava un falò diventano braci. Poi il fuoco si spegne mentre già preparo la legna con un fiammifero tra le dita…
Dovrei concentrarmi su un’unica attività alla volta, lo so… Non sempre l’eclettismo è una dote.
Yellow Beak Animal Shelter
Yellow Beak Animal Shelter, abbreviato YBAS, il piccolo rifugio per animali che ho creato in giardino, è solo l’ultima attività, che, per forza maggiore – gli animaletti ormai si sono abituati a trovare acqua e cibo !- prosegue ininterrottamente da fine Febbraio/Aprile, mi pare.
Piccole case per grandi cuori
Ovviamente, non potevo limitarmi a spargere semi e vermetti in giro per il giardino! Eh, no! Ho pensato bene di occupare il tempo costruendo delle casette e delle tende teepee per i piccoli amici pennuti e…spinosi.
Amici a due e quattro zampe
Tutto è cominciato con l’acquisto di una casetta di legno in un negozio e qualche semino.
Dopo qualche giorno, ecco far capolino il primo ospite: Willy il pettirosso.
Nell’arco di qualche ora si sono presentati al rifugio: merli, tortore e ricci!
Adesso tra gli habitué ci sono: una coppia di tortore (Tip e Tap), una coppia di merli (Ezio e Lara) e loro figlia (Sarah), tre gazze ladre (Meg, Greg e il/la loro piccol*) e un riccio (Bert), una lucertola (Lisa)
Nella foto: Ezio il merlo.
Osservare la loro vita è così curioso e istruttivo! E poi, oltre a tenermi compagnia, adesso che i bambini/ragazzi sono cresciuti e quindi diventati più indipendenti, sentivo l’impellente bisogno di aiutare e dare amore a qualcuno (oltre alla mia famiglia, ovviamente!!!).
E così, in breve questa è la storia di YBAS, ma la sindrome della crocerossina non poteva fermarsi qui! Certo che no!
Quelli della Postale
In una strada di campagna c’è una fattoria dove vivono una decina di gatti.
Per tutto l’autunno e l’inverno mi sono presa cura di loro portandogli un pasto caldo e da bere.
Ovviamente anche a loro ho dato dei nomi: Whiny, Föhn, Bahia, Vega, Opèra, etc…
Con il tempo, questi gatti forastici hanno imparato a fidarsi di me fino ad avvicinarsi per ricevere qualche coccola!
Perché non si vive di solo cibo!
Nella foto: Whiny, si chiama così perché non appena mi vede comincia a piagnucolare.
Le avventure di YBAS
Se ti interessa puoi seguire le avventure di Ezio e company sia sul profilo Instagram o sulla pagina Facebook!
Instagram @yellowbeakanimalshelter
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Alla prossima!