Cibo per Uccellini Fatto in Casa: Ricetta Semplice per Aiutarli in Inverno

Willy il buongustaio

Mandorle “bruttine” e pane secco: da scarti a golosità per uccellini!

Il riciclo creativo non è solo un leitmotiv del mio blog, è un vero e proprio modus vivendi. Dopo aver trasformato un vaso rotto in un rifugio per piccoli animali, oggi ci dedichiamo a recuperare del pane raffermo e delle mandorle un po’… deludenti.

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I cartelli stradali di cui avremmo bisogno: “Va a pian!”

Se avessi un cartellone pubblicitario in autostrada, cosa direbbe?

Altri cartelli che vorrei vedere

Rispetta i limiti! Non sono stati posizionati lì per abbellire il panorama.

Se hai fretta di arrivare da qualche parte in orario, metti la sveglia indietro di un’ora.

(super) Mamma che accompagni il tuo bimbo a scuola guidando alla Ayrton Senna, ricordati che anche alle altre mamme fa piacere rivedere i propri figli dopo il suono dell’ultima campanella.

Ciclisti che vi appaiate chiacchierando amabilmente e occupando metà corsia, ricordatevi che in Nebraska c’è tanto spazio.

Pedone, il fatto tu stia attraversando sulle strisce non ti dà il diritto di passare senza fare attenzione o, ancor peggio, leggere le notifiche sul cellulare.

Tu, irriducibile del running, vestito/a di nero che corri sul ciglio della strada alle sei del pomeriggio d’inverno, non starai mica pensando inconsciamente al suicidio, vero?

Spedizioniere, lo so che il tempo è letteralmente denaro per te, ma pensi che mettendo le doppie frecce tu possa parcheggiare dove capita? Compreso in curva in salita? Mah…

Gioco con le parole

Giochi nella tua vita quotidiana? Cosa ti dicono le parole “tempo di gioco”?

Gioco con le parole come ad un livello di Tetris. Mi piace incastrarle affinché tutti i pezzi combacino e formino una fila che andrà poi a comporre una nuova fila, fino ad arrivare al punto finale.

Il mio tempo di gioco è al mattino presto, molto presto, dalle 4.30 circa alle 6.00. Nel silenzio della casa mi concentro e non ho distrazioni. Poi il tempo irrimediabilmente finisce e passo a quello “quotidiano”.

Lascio in pausa per riprendere la sera, magari prima di andare a dormire, quando comincia a calare il silenzio e la mente può sgombrarsi nuovamente.

Poesia – La coperta di Nostalgia

Cosa ti fa sentire nostalgia?

I peluche attendono nuovamentee
immobili nella cesta una carezza.
Le mie braccia vorrebbero
cullarvi ancora
per farvi addormentare.
Le manine impiastricciate
nella pasta e nei colori
rendevano le ore liete e creative.
Le passeggiate nei boschi,
di sole o di nebbia,
vi facevano scoprire la natura.


Avrei voluto essere
una rasserenante presenza,
un sorriso premuroso.
Avrei voluto darvi ancora  più amore
e meno giochi.


L’altalena adesso è ferma
e il parco vuoto.
La carrucola, tanto ambita
dai voi bambini,
ciondola sola e abbandonata.
Le ore trascorse nel negozio di giochi
dove i vostri occhi si riempivano
di attese e desideri,
sono un lontano ricordo.


La nostalgia è una caramella al rabarbaro:
dolce, dal retrogusto agre,
ma gustane tutta la dolcezza
sul momento, prima che scompaia
e conservarne il ricordo!

Dovrò crescere anch’io con voi,
e ogni età serberà i sui momenti preziosi
che col tempo diverranno memoria,
e mi lascerò abbracciare da essa
quando la nostalgia diventerà
un ospite invadente.


Abbiamo ancora tempo,
non tantissimo,
ma ne abbiamo
per raccogliere e conservare
foglie e fiori
da fare essiccare.
Ne abbiamo
di momenti da fermare,
pagine da sfogliare,
foglie da  toccare e
video da rivedere
ridendo insieme.

In quei momenti
la nostalgia allora sarà alle nostre spalle
e ci poserà addosso
una coperta morbida  per tenerci
tutti uniti, insieme.
E poi ognuno tornerà
alle attività della propria età:
un tiro a pallone con gli amici,
i piccoli, grandi segreti con le amiche.
E noi saremo lì ad osservarvi
da lontano e da vicino,
mentre Nostalgia
ci darà due pacche sulle spalle
invitandoci a continuare a vivere.

Non abbiate fretta di diventare grandi!

Aggiornamento in corso

Uh caspita! È da marzo che non aggiorno questo blog!

 Mi ero ripromessa, quasi un anno fa ormai, di essere costante nell’aggiornamento, ma, come al solito, le mie sono promesse da marinaio: presto fatte e subito dimenticate.

Il tempo, come al solito è il nemico numero uno, ma anche l’ispirazione e la voglia di trovarlo quel tempo è spesso latitante. 
E poi c’è il lato caratteriale: ho mille idee, tutte più o meno realizzabili, ma, appunto, ne ho così tante che alla fine vanno disperse come i semi di un soffione nel vento. E mi ritrovo in mano solo lo stelo. E, finito l’entusiasmo iniziale, quel che sembrava un falò diventano braci. Poi il fuoco si spegne mentre già preparo la legna con un fiammifero tra le dita…
Dovrei concentrarmi su un’unica attività alla volta, lo so… Non sempre l’eclettismo è una dote.
Yellow Beak Animal Shelter 
Yellow Beak Animal Shelter, abbreviato YBAS, il piccolo rifugio per animali che ho creato in giardino, è solo l’ultima attività, che, per forza maggiore – gli animaletti ormai si sono abituati a trovare acqua e cibo !- prosegue ininterrottamente da fine Febbraio/Aprile, mi pare. 
Piccole case per grandi cuori
Ovviamente, non potevo limitarmi a spargere semi e vermetti in giro per il giardino! Eh, no! Ho pensato bene di occupare il tempo costruendo delle casette e delle tende teepee per i piccoli amici pennuti e…spinosi. 
Amici a due e quattro zampe 
Tutto è cominciato con l’acquisto di una casetta di legno in un negozio e qualche semino. 
Dopo qualche giorno, ecco far capolino il primo ospite: Willy il pettirosso.
Nell’arco di qualche ora si sono presentati al rifugio: merli, tortore e ricci!
Adesso tra gli habitué ci sono: una coppia di tortore (Tip e Tap), una coppia di merli (Ezio e Lara) e loro figlia (Sarah), tre gazze ladre (Meg, Greg e il/la loro piccol*) e un riccio (Bert), una lucertola (Lisa)
 

Nella foto: Ezio il merlo.
Osservare la loro vita è così curioso e istruttivo! E poi, oltre a tenermi compagnia, adesso che i bambini/ragazzi sono cresciuti e quindi diventati più indipendenti, sentivo l’impellente bisogno di aiutare e dare amore a qualcuno (oltre alla mia famiglia, ovviamente!!!).
E così, in breve questa è la storia di YBAS, ma la sindrome della crocerossina non poteva fermarsi qui! Certo che no!
Quelli della Postale

In una strada di campagna c’è una fattoria dove vivono una decina di gatti. 
Per tutto l’autunno e l’inverno mi sono presa cura di loro portandogli un pasto caldo e da bere.
Ovviamente anche a loro ho dato dei nomi: Whiny, Föhn, Bahia, Vega, Opèra, etc… 
Con il tempo, questi gatti forastici hanno imparato a fidarsi di me fino ad avvicinarsi per ricevere qualche coccola! 
Perché non si vive di solo cibo! 
Nella foto: Whiny, si chiama così perché non appena mi vede comincia a piagnucolare. 
Le avventure di YBAS
Se ti interessa puoi seguire le avventure di Ezio e company sia sul profilo Instagram o sulla pagina Facebook!
Instagram @yellowbeakanimalshelter 
Facebook Facebook/mirabilia16
Alla prossima!

Il tiranno galantuomo

Se solo le giornate fossero formate da due, tre ore in più! O se io sapessi organizzarmi meglio… forse i miei blog non languirebbero così tanto (per spesso poi “morire”).

Il tempo però è un tiranno galantuomo con molte, troppe pretese. Ti chiede tanto e si concede poco. È sfuggente e beffardo, ma soprattutto, non lascia scampo! 
Lui passa e se ne va, incurante dei tuoi bisogni. Passa, ma quando poi torna il distacco tra te e lui diventa sempre maggiore, fino a farlo diventare una piccola figura sulla linea dell’orizzonte.

Avrei voluto pubblicare un post almeno una volta alla settimana, il lunedì,  ma, nonostante tutti i buoni propositi ho fallito. 
Che dite, ci riprovo? Per lo meno su Instagram continuo ad essere molto attiva… 
La mia idea era, sarebbe, quella di ripubblicare le foto postate su IG e aggiungerne delle altre.
Ce la posso fare? Ce la posso fare!
Forse.