Poesia – Il Riccio: l’Errabondo al Chiar di Luna

Questo poemetto nasce dal desiderio di raccontare la notte attraverso gli occhi di un riccio, creatura timida, affascinante e ancora poco conosciuta.

Con gesti semplici e immagini evocative, ho cercato di mostrare la sua vita silenziosa, fatta di piccoli passi, odori fiutati e momenti di quiete.

È un piccolo invito a rallentare, a osservare ciò che spesso passa inosservato, a ritrovare la bellezza nella semplicità.

Spero che queste righe ti portino un po’ di quella pace che solo la Natura, nel suo ritmo eterno, sa regalare.

Il riccio: l’errabondo al chiar di Luna
il riccio in giardino

Quattro minute zampette

sorreggono un corpo

tondo e tozzo.

Il crepitío delle foglie

preannuncia la sua

visita notturna.

riccio comune Erinaceus europeaus

Musetto aguzzo ed esploratore

sul sentiero di terra e sassi,

scopre i profumi della Natura.

Veloce, eppur goffo,

il riccio si pone in cerca

di cibo e d’acqua.

Riccio comune che si abbevera

Giunge ad una fonte,

trae fuori la linguetta

e si disseta.

Volge il capo,

annusa l’aria

e, traballando,

si pasce di ció che trova.

Una crocchetta,

indi un’altra

e un’altra ancora.

Erinaceus Eeuropaeus in giardino

Il giardino altro non è

che un vasto luna-park.

Tra la luce fievole dei faretti

passeggia indisturbato:

non vi sono pericoli

qui al rifugio.

zampa di riccio comune

Al calar del sole

quiete e pace,

silenzio e vite fugaci

animano la notte.

La bestiola

torna a sfamarsi

poi si arresta.

Due piccoli spilli,

gli occhi,

osservano curiosi

il giardino.

riccio comune in giardino

Un breve giro intorno alla ciotola,

e poi ancora un sorso d’acqua.

Egli basta a se stesso,

non cerca compagnia.

Vita errabonda e solitaria;

la sua dimora

una catasta di legna

tra le sterpaglie.

Giunge l’alba:

è ora di andare a dormire.

La picciola palla di aculei

troverà quiete per tutto il giorno.

Anima mansueta

nel carosello vorticoso

del mondo.

Vestito di tenebra,

attenderà nuovamente

il chiarore delle stelle

sul sentiero argenteo di luna.

muso di riccio comune

Tutte le foto presenti nell’articolo sono state scattate nel mio giardino, dove, da circa tre anni, i ricci – nome scintifico Erinaceus europaeus – trovano un piccolo paradiso.

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Ho un riccio in giardino: cosa fare?

Se hai visto un riccio nel tuo giardino, è un buon segno! Questi animaletti sono ottimi per il giardino perché si nutrono di insetti e lombrichi, tenendo tutto in equilibrio. Se vuoi attirarne di più, prova a piantare qualche cespuglio denso o piante che offrano rifugio e cibo. Lascia anche un po’ di disordine, come mucchi di foglie o rami, così troveranno un bel posto dove rifugiarsi. E cerca di evitare pesticidi, che potrebbero far loro male.
Se vuoi fare un favore ai ricci nel tuo giardino, ecco cosa puoi fare:
1. Cibo: Puoi lasciare un po’ di crocchette per gatti o carne macinata cruda (senza spezie o sale). Però niente latte o cibi troppo grassi, che non fanno bene a loro.
2. Rifugi: Lascia qualche mucchio di foglie o rami in un angolo tranquillo. Sarà il loro posto perfetto per riposarsi e nascondersi.
3. Evita pesticidi: Non usare pesticidi o erbicidi, altrimenti fanno male a loro e a tutto ciò che mangiano.
4. Acqua fresca: Metti una ciotola con acqua fresca, soprattutto quando fa caldo.
5. Sicurezza: Se hai una recinzione, controlla che non ci siano buchi dove i ricci possano rimanere intrappolati.
Così facendo, renderai il tuo giardino un posto più sicuro e accogliente per i ricci!

Il riccio non sta bene: cosa fare?

Se trovi un riccio ferito, è importante agire subito. Ecco cosa fare:
1. Non toccarlo troppo: Usa dei guanti per prenderlo, così non lo stressi troppo e non gli lasci il tuo odore.
2. Controlla la ferita: Se è una cosa piccola, tipo un graffio, puoi pulirla con acqua tiepida e disinfettante. Se è grave o il riccio è debole, portalo subito da un veterinario specializzato.
3. Fagli un rifugio: Mettilo in una scatola con del fieno o coperte in un posto caldo e tranquillo. Non farlo stare in un angolo troppo freddo.
4. Cibo e acqua: Dagli crocchette per gatti e acqua fresca (ma niente latte, che gli fa male).
5. Chiedi aiuto: Se non sei sicuro, chiama un centro di recupero per animali selvatici (CRAS) o un veterinario che sa cosa fare.