Alle prime luci del mattino – cappuccino e fotografie

Il cielo possiede ancora i colori, le luci e i profumi della notte quando la sveglia suona. 

Di solito la batto sul tempo aprendo gli occhi e stiracchiandomi prima di lei; ma se mi sorprende nel mezzo di un sogno, provo nei suoi confronti un certo rancore; cosa ben diversa è invece se mi apre la via di fuga per scappare da un incubo.

L’allarme e la sua melodia dolce ma insistente; le silhouette dei rami che sbirciano curiosi cosa accade in camera da fuori la finestra; i primi canti degli uccelli dell’alba avvertono che la Primavera è un po’ in anticipo… Tutto questo riassume per grandi linee la routine del mio mattino. 

A volte vorrei restare sotto le coperte altri cinque minuti, a volte la macchina del caffè mi chiama per scendere in cucina a prepararmene uno nel silenzio ancora immobile della casa. 

Mi siedo sul letto mentre infilo un braccio e poi l’altro nella morbida vestaglia di pile: passo di abbraccio in abbraccio, dal piumone alla vestaglia rosa. 

Infilo alla cieca le ciabatte. Se per qualche strana ragione sono lontane dal letto, devo  tentoni con il piedi

Il cane si stiracchia e mi dà il suo pigro buongiorno. Sonnecchia ancora, ma non appena sentirà il rumore della scatola di biscotti in cucina, scenderà le scale picchiettando le unghie sul legno per chiedere la colazione. 

Accendo la luce della cappa. Mi piace la penombra e le sottili ombre che getta sui pensieri del giorno. 

La luce della macchinetta del caffè intanto è diventata verde! Finalmente posso svegliarmi definitivamente, o quasi… Aziono il tasto e dalla cialda scorre la nera e corroborante bevanda.

Ne annuso il profumo mentre apro le persiane: anche il giardino è ancora silente; i piccoli amici alati si staranno svegliando a loro volta nei nidi pronti ad animare il giardino. 

Non so cosa succederà oggi, ma se c’è il sole si parte già con il piede giusto.

La colazione veloce a base di cappuccino istantaneo e due biscotti digestive. Poi il secondo o il terzo caffè per darmi la carica…. Dai, manca poco e poi mi sveglio sul serio!

Chiamo i bambini che dormirebbero ancora per molto più di cinque minuti, ma è ora di prepararsi per andare a scuola.

Eh, non è mica facile! La voglia latita e l’attesa di tornare già a casa ancor prima di partire è forte. Niente scuse, ragazzi! La giornata è dura per tutti, ognuno ha  proprio lavoro da svolgere

Saliamo in macchina che il cielo adesso è chiaro e dalla presenza di nuvole o meno capiamo già che piega prenderà la giornata. Speriamo che il sole a mezzogiorno sia ancora lì ad accarezzarci il volto.

Guido tra automobilisti frettolosi, bambini e ragazzi infreddoliti alla fermata dei bus e cani avvolti in soffici cappottino dai loro premurosi padroni.

Parcheggio, saluto e do il mio in bocca al lupo ai bambini – ormai ragazzi – e poi, dopo aver assicurato il cane alla pettorina, ci avventuriamo insieme alla ricerca di squarci e soggetti fotografici. 

Abbandonare il letto sicuro e caldo è difficile, ma per scatti come questi ne vale proprio la pena! 

Le stagioni passano

margherite di montagna

nebbia nei campi
Ecco, lo sapevo, non riesco a mantenere in vita un blog! 
L’avevo detto io quando ho riaperto questo ennesimo “diario virtuale” che la costanza non è certamente una mia dote.
Io ci ho provato – e per un po’ mi è andata anche bene -, ma poi la vita arriva precipitevolissimevolmente e io non riesco a trovare il tempo da dedicare a tutti i “millemila” progetti che partono e poi finiscono (se non nel dimenticatoio, sicuramente nell’ inesorabile scorrere del tempo).
Dovrei organizzarmi. Sì, dovrei organizzare tutta la settimana: il lunedì, pulizie; il martedì, Zumba; il mercoledì mi dedico alla fotografia; il giovedì è tutto per il blog; il venerdì di nuovo pulizie e il weekend relax, ovvero, passeggiate e & bricolage. Che dite, ce la posso fare poi a stare al passo?
Il fatto è che scrivere mi piace, fotografare mi piace, il brico mi piace, camminare mi piace, etc… ma il tempo è tiranno – o è un galantuomo? – e, forse non sono capace di gestirlo al meglio… Probabile. 
L’unica attività che riesco a coltivare con costanza è la fotografia; merito di Ben, il cane, che mi porta a camminare parecchio nella Natura. Gliene sono così grata! 
Ah, e ovviamente, di conseguenza, Instagram!
Bene, dopo questo breve aggiornamento e risveglio del blog, spero di tornare presto – lo farò, promesso! – con le ultime novità di DIY e foto! 
P.S.
Quante bozze ho lasciate sospese nell’etere!

The Golden Hour – L'ora dorata

È quando il sole si appresta ad andare a dormire che si svegliano i pensieri.
Cammino lungo il sentiero di campagna con il tramonto alle spalle: sulla Natura il sole versa un’uniforme glassa dotata. Brillano gli steli delle sensuali lavande, vibrano di vita le foglie verdi sui rami; passanti frettolosi in abiti sgargianti, obbediscono al detto “corpo sano in mente sana” correndo a perdifiato madidi di sudore; e poi ci sono quelli come me che alla corsa prediligono la passeggiata accompagnati dal loro migliore e per sempre fedele amico: il cane.
Un gruppo di signore chiacchiera a voce alta lungo il cammino. Mi domando se si stiano godendo, oltre alla compagnia, il paesaggio e i suoi colori.
Camminano, chiacchierano e gesticolano. Sono lì, investite anch’esse dai raggi del sole, ma non sono sicura che si rendano conto fino in fondo della meraviglia che le circonda tutte prese come sono dal loro gossip.
Cammino con il mio “figlio peloso“. Lui è attratto dagli odori che scova annusando qua e là, mentre io sono attratta dai piccoli dettagli delle foglie e da ciò che sopra di esse trova una temporanea dimora: cimici, vespe e piccoli scarafaggi color smeraldo.
Non ho parole, e non voglio trovarne per descrivere quanto sia bella la campagna a quest’ora del tardo pomeriggio. Vorrei solo sostituire i suoni della Natura al vociare della gente e allo scalpiccio delle scarpe da ginnastica sull’asfalto. Sì, vorrei percorrere una strada vuota, dove l’unico profilo umano è la mia ombra. Vorrei concentrarmi su me stessa, sui mi pensieri e sulla fotografia. Assumere pose stravaganti per fotografare i fiori da un’angolatura non convenzionale; lasciare corre il cane libero dal guinzaglio mentre attende paziente che scatti; fermarmi cinque, dieci minuti e più su un soggetto senza la fretta di dover tornare a casa a giocare il mio ruolo sociale di moglie e madre.
The golden hour, l’ora dorata, dura poco: un’oretta, non di più…
Breve e fugace come un soffio di vita, voglio goderne a pieni occhi e cuore come un momento prezioso da custodire ora e per sempre nello scrigno dei ricordi.

Autunno VentiTre

Collage foto autunnali

Mancano solo quattro giorni e poi sarà autunno! 

Eh, già, sta per tornare l’autunno dorato con i suoi colori caldi e avvolgenti.

Aspetto con trepidazione di poter fotografare nuovamente l’oro del pomeriggio vhe ammanterà le nostre valli con i suoi vigneti e la sua vegetazione incolta. 

La rugiada suoi piccoli fiori di campo dallo stelo alto e tenace brillerà alle prime luci del mattino. Altre gocce ancora, invece, scivoleranno giù dai fili d’erba come bambini su uno scivolo.

La Natura comincia a prepararsi al lungo letargo invernale. 

Gli alberi pudichi cominciano a spogliarsi lentamente tra un cambio d’abito e l’ altro; ed è una meraviglia che si ripete incessante da sempre. Resteranno nudi ed inermi fino alla fine dell’inverno mostrando, tra le altre, i piccoli tesori che gelosamente custodivano quando ancora…vestiti. 

Si tratta dei nidi di uccelli che con impegno e fatica hanno costruito tra le fronde. Adesso sono vuoti, e lo resteranno fino a quando le temperature non suggeriranno ai loro proprietari di farvi ritorno.

Presto sarà piacevole sorseggiare un tè caldo leggendo un libro; indossare una morbida felpa durante le passeggiate.

E poi ci sono le serate autunnali ad allietarci profumando l’aria di melograno e cannella, caldarroste e zuppe calde