Il Sentiero dei Fiori e dei Sogni

 
 
Nella luce del tardo pomeriggio
i sogni cominciano a svegliarsi.
Potrai poi contarli lassù, in alto,
quando il cielo diventerà 
un manto di velluto blu
e ogni singola, luminosa stella
sarà un tuo sogno.

Per adesso, nella luce del tardo pomeriggio,
chiudi gli occhi e ascolta la sinfonia delle cicale.
 
Friniscono e non conoscono quiete né riposo.
Ipnotica colonna sonora nella canìcola,
su alberi assetati, miraggio di viandanti sotto i raggi di mezzodì. 

L’inebriante aroma di lavanda 
ti accompagnerà sul sentiero della sera;
lasciati avvolgere e trasportare come su di una nuvola.
 
La benevola Luna ti offre la sua silenziosa solitudine:
ascoltala mentre rallenta i caotici, circolari pensieri sul carosello della vita. 

Adesso bèndati di lilla e segui il percorso dei fiori: 
non ti sarai ancora perso quando le cicale lasceranno il posto ai grilli nella tiepida brezza dell’estate.
 

Agosto – La Calda Estate della Pianura Padana

Sarà pure afosa e “piatta”, ma la Pianura Padana offre agli occhi dello spettatore una campagna che non ha nulla da invidiare alle vaste praterie americane.

La fotografia richiede tempo e pazienza, due doti pressoché sconosciute ai bambini, ragion per cui queste foto sono state scattate “al volo” mentre percorrevamo la tangenziale che dal residence ci portava a Caorle (VE).

Il tempo, metereologicamente parlando, a parte qualche temporale, è stato clemente permettendomi di scattare foto dai colori vividi e brillanti propri della natura dopo una tempesta estiva.

I casolari abbandonati dove sono passate vite tra sorrisi e lacrime, nascite e morti, sono tra i miei soggetti preferiti da fotografare, così come le distese di granturco che si stagliano contro il cielo blu. Qualche nuvola passeggera all’orizzonte completa il paesaggio di vangohghiana memoria.

E l’estate diventa poesia e ricordo, un ponte che collega il passato al presente, l’attimo assolato e imperituro fermato dal rapido click di uno shutter.

Il Tempo ha il Colore della Ruggine – Fotografie e Ricordi

Ubbidisce solo alle leggi del tempo agendo con certosina pazienza giorno dopo giorno. Non ha fretta, la ruggine, di ammantare le ferrose. Sa aspettare in silenzio per giorni e giorni, capace anche di trasformarli in secoli.

Con il suo potere corrosivo lavora nell’ombra, quasi in incognito, leggera come il passo felpato di un gatto.

E poi si rivela: è cachi maturo in un piovoso giorno d’autunno; è l’arancione di un caldo scialle; è luce di un timido sole nel tramonto primaverile.

Color ruggine, è il colore della mia stagione preferita, l’autunno. Si sposa con il giallo e il marrone delle foglie cadute, e, come l’autunno, conduce ciò che avviluppa ad un addio già scritto.

Corrode, scalfisce e sgretola, ma lo fa con classe, proprio come quel galantuomo del tempo.