Breve storia del rifugio
Come accade spesso nella vita, tutto è cominciato per caso quando un giorno comprai una piccola mangiatoia per uccellini a firma di casetta in legno.
Il primo ospite
Non ci volle molto perché il primo ospite del rifugio – a quel tempo un piccolo pezzo di terra all’ombra di un oleandro – si presentasse.
Si trattava di Willy, un tenero pettirosso, che, lieto di trovare acqua e semi, si era subito ambientato in giardino.
Arrivano i nostri!
Dopo qualche giorno a Willy seguì l’arrivo dei merli Ezio e Lara, e successivamente della coppia di tortore dal collare, Tip e Tap.
Con il passare dei giorni, sempre più uccellini erano attratti dalla disponibilità di cibo e acqua fresca.
Finché non arrivò Meg…
Nuovi territori
Un giorno si presentò Meg, una gazza ladra. Lo spazio a quel tempo, come ho detto, era davvero limitato, tanto che la coda di Meg era fin troppo… ingombrante.
Decisi allora che era arrivato il momento di conquistare nuovi territori.
Trasferii così rifugio sotto il liquidambar e tutti gli animali nei giovarono.
A quel punto c’era spazio per tutti – compresa la lunga ed elegante coda di Meg la gazza – e non ci sarebbero stati scontri per la difesa del territorio: ognuno avrebbe avuto il proprio spazio e mangime in abbondanza.
La mascotte e il nome
Camminavo lungo le rive del fiume quando, per caso, mi imbattei in un un ramo a forma di testa d’oca.
Non persi tempo e lo raccolsi per portarlo a casa. Dopo averlo pulito, lo colorai e decisi che quel pezzo di legno sarebbe diventato il simbolo del rifugio.
Yellow Beak Animal Shelter: ecco il nome della piccola oasi di accoglienza per animali.
YBAS wasn’t build in a day
Ero talmente entusiasta del progetto che non persi tempo e costruii casette e tende per i piccoli amici utilizzando il più possibile elementi naturali e di recupero.
Volevo creare un vero e proprio resort per gli animali! Un luogo in cui si fossero sentiti sicuri e protetti.
Il rifugio pian piano assumeva la forma di un vero e proprio villaggio con tanto di illuminazione, sentieri e, estate, una piscina ricavata da un sottovaso.
Famiglie
Alla coppia di merli Ezio e Lara, si aggiunsero Tip e Tap, le tortore dal collare, Meg e Greg, le gazze, e poi Berta, Juan e Coco i ricci comuni, Gustavo il topolino, la lucertola Lisa e gatti di passaggio.
Ormai residenti, le coppie hanno poi formato famiglia e sono così nate al rifugio: Sarah, figlia di Ezio e Lara, ed Esmeralda, figlia di Meg e Greg.
Piccole case, grandi cuori
Con l’autunno quasi alle porte, ho pensato che qualche piccola creatura potrebbe aver bisogno di un riparo dalle intemperie, ed ecco che costruito questa piccola casetta waterproof utilizzando materiali di riciclo a costo praticamente quasi zero!
La casetta
Per costruire questa casetta waterproof per piccoli amici avrai bisogno di:
Materiale occorrente
- una scatola di cartone
- nastro da imballaggio
- nastro “grizzly”
- carta da pacchi
- pellicola trasparente per coprire i libri
- taglierino
- forbice
- Utilizzando il taglierino, crea l’ingresso della casa (minimo 20 cm di lunghezza e 15 cm di altezza)
- Chiudi i lati della scatola con nastro da imballaggio
- Per rinforzare le chiusure, sovrapponi del nastro grizzly
- Utilizzando il nastro grizzly, fodera l’intera scatola (inclusa l’apertura) con carta marrone
- Rinforza i lati della scatola utilizzando sempre il grizzly
- Ora fodera di nuovo la scatola (inclusa l’apertura) con la pellicola per proteggere i libri.
- Segui il profilo dell’entrata e con il taglierino taglia delicatamente i due strati di carta e pellicola
- Rinforza i lati dell’entrata con del nastro grizzly
- Posiziona la scatola in un posto tranquillo del giardino e coprila con foglie e bastoncini, facendo attenzione a non ostruire l’entrata
Resisterà alle intemperie
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