Il diario di Yellow Beak: la newsletter di Aprile

Un mese tra piume, petali e piccoli misteri: aprile ha portato nuovi ospiti al rifugio Yellow Beak, incontri botanici speciali e riflessioni sulla fotografia mindful. In questo post trovi il racconto completo di ciò che è accaduto.

Aprile è passato lieve come il volo di un occhiocotto tra i rami: un mese fatto di scoperte, nuove presenze al rifugio e passeggiate tra le meraviglie della natura.

Ti racconto com’è andata.

Il mattino ha l’oro in bocca

Lo diceva Jack Torrance nel famigerato film Shining di Stanley Kubrick… ma anche i merli alle prime luci dell’alba.

Aprile è iniziato con l’idea di prenderci il nostro tempo, respirare piano, e forse guardare il mondo con occhi più presenti.

Tra le piante autoctone: piccoli incontri lungo il sentiero

Senecione comune, Muscari, Ranuncolo bulboso, Stella di Betlemme e Geranio Malvaccino: tre nomi, tre storie vegetali che sembrano sussurrarti qualcosa mentre cammini.

Li abbiamo osservati da vicino e raccontati nel blog come si fa con gli amici silenziosi.

Vite che svolazzano, artigli che lasciano impronte leggere

Pettirosso rifugio animali annatureblog

Un nuovo arrivo piumato: l’occhiocotto ha scelto il nostro rifugio. Willy, il pettirosso, ci ha insegnato a riconoscere chi resta. E poi lui, il gatto Prospero: misterioso, notturno, con una storia da raccontare.

Intanto, i merli si tuffano nelle ciotole d’acqua e le tortore… restano a guardarli, impassibili. Chissà cosa pensano.

Scatti e consapevolezza

La fotografia mindful non è solo tecnica: è attenzione, ascolto, silenzio e lentezza (Slow Photography)

Ad aprile ci siamo esercitati insieme: ad organizzarci per una sessione fotografica e a guardare davvero, prima ancora di premere il pulsante, con tanto di esercizi!

Mani in pasta (o in cartone)

Abbiamo costruito un essiccatoio per fiori e due casette per gatti randagi (qui la seconda). Non sono solo oggetti: sono gesti d’amore travestiti da bricolage.

Evoluzioni sorprendenti

Lo sapevi che il riccio (Erinaceus europeaus) e il pangolino, pur simili, non sono parenti stretti? La natura ci insegna ancora una volta che la somiglianza è spesso questione di sopravvivenza, non di famiglia.

Se ti sei perso qualcosa, li trovi tutti qui: annatureblog.it

Ci leggiamo presto,

Annature & gli amici del rifugio Yellow Beak


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