La Nebbia
La nebbia arriva
su zampe felpate di gatto.
Cala leggera
come coperta di tulle
e tutto intorno
si ricopre d’ovatta.

La nebbia inghiotte tutto
con fauci di drago.
Recita la formula magica
come Merlino dalla torre
e tutto svanisce.
La nebbia profuma
di nebbia e brucia le narici.
La respirano i gabbiani in volo
mentre pescano dal fiume gelido.

La nebbia nasconde
l’orizzonte del passante,
confondendolo ma inebriandolo.
Si ammantano di perlaceo bagliore
i profili degli alberi,
mentre il sole combatte
in cielo contro angeli vaporosi.
La nebbia ad un tratto poi sparisce
come ladro lesto,
senza lasciar traccia.
Tornerà con le ombre della sera
e come canto di sirena
ammalierà nuovamente
il romantico poeta, il pensatore stanco.

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