Poesia – Inverno il Burbero

Le foglie umide e scure
Giacciono al suolo
Senza vita.
I rami, sfrontati, rivelano
senza alcun pudore
ciò che prima nascondevano.


Muta così il paesaggio,
ora freddo e spoglio
sul quale si adagia placido
un velo di ghiaccio.


La porta delle Stagioni.
spalanca
E da questa ne esce
un vecchio burbero
con un cappello a tesa larga
e pesanti scarponi
in pelliccia di pecora.


“Sono l’inverno!”, tuona
mentre si sistema
una spessa sciarpa verde.
Inverno è un gigante
dalle enormi mani di ghiaccio,
le gote rosse di fuoco
e dei solchi profondi sulla fronte.


Gli occhi vitrei e severi,
spesso socchiusi,
ammoniscono a non uscire.
Recita al Sole
Una litania che addormenta.
Seguito dagli uccellini intirizziti.


I cachi, ancora appesi agli alberi
scuri e contorti,
sono il suo nutrimento,
mntre raccoglie del pungitopo
per farne una ghirlanda.


Inverno soffia sul mattino rosa
di sole puro,
ornando gli steli di perle di ghiaccio
e trasformando le ragnatele
in centrini di mani fatate.
Ci guiderà nell’anno nuovo,
custode attento di propositi.
Camminarà lungo le strade
pettinando la barba di neve.


Poi busserà alle nostre porte
invitandoci a fermarci
per bere insieme una tisana
con  cuore e menti aperte.
Il suo gelido sguardo allora si scioglierà
in sorrisi o lacrime,
abbracci e promesse.
Sarà calore, vita e promessa.


Quando poi le prime gemme
cominceranno a far capolino,
e il Sole protesterà per restare sveglio,
Inverno saprà di dover partire
per lasciar danzare, lieve e leggera,
la briosa ed eterea Primavera.
e con essa, anche le rondini faranno ritorno.

È passato un anno – E Sono Tornata a Scrivere su questo Diario

The opening

Era la notte dell’11 agosto 2023 quando aprii il blog e promisi a me stessa che questa volta sarei stata costante con la pubblicazione dei post. 

Ci ho provato, ma non è sempre andata così… O meglio, ho iniziato con il piede giusto e poi non ho più dato la priorità alla scrittura perché, come spesso accade, mi lascio trascinare da mille diverse attività che durano il tempo dell’emozione di averle iniziate: svanita tale emozione, l’interesse crolla a picco per iniziare qualcosa di nuovo.

Tra gli hobby di quest’anno annovero: la costruzione di casette in legno per animali, l’uncinetto (in realtà mai iniziato!), la pittura ad acquarello e l’hand-writing. 

Poi ci sono i classici intramontabili tra cui la fotografia e la lettura. 

L’alibi

Trovo sempre un alibi, una scusa per giustificare un’incostanza di base, un’incontenibile voglia di provare qualcosa di nuovo, di mettere alla prova le mie capacità, o più semplicemente di dare un senso alle giornate allontanando la noia. Perché la noia porta alla creatività, e io di idee creative ne ho forse fin troppe…

Non dovrei essere così severa con me stessa! Sicuramente avere tanti interessi è più che positivo, sebbene dispersivo; dico solo che vorrei innamorarmi di un’attività, portarla avanti e padroneggiarla.

Divago 

Il tema centrale del post era il compleanno del blog: com’è che sono finita a parlare di hobby e costanza? 

Ah, giusto, l’alibi del tempo… Ecco, oltre a quello c’è l’horror vacuii del foglio elettronico!

Che scrivo? Per chi lo scrivo? L’argomento sarà troppo banale e quindi è meglio attendere l’illuminazione per un articolo poetico e profondo oppure è necessario sfornare “qualcosa”, qualunque cosa, per far sapere ai lettori- quali? – che l’autrice è ancora viva e vegeta?

Statistiche 

Non giriamoci intorno facendo i modesti: veder salire il numero di visite alla pagina fa piacere. 
Quel che scrivo viene letto e se viene letto vuol dire che qualcuno sa della mia esistenza, e se esisto allora sono vivo… e qualcuno se n’è accorto, oltre a mamma e papà. 

Narcisismo? Umano e comprensibile bisogno di affermare la propria presenza sulla Terra? Perché altrimenti si scrive, si fotografa, documenta, etc…se non che per lasciare un segno del proprio passaggio ai presenti e ai posteri? Io c’ero in quel momento, ero lì e questo scritto/fotografia è la mia testimonianza!

Dal privato al pubblico 

Se una volta tuttavia questa testimonianza era appannaggio di scrittori e fotografi, adesso tutti noi, più o meno gratuitamente, grazie – o purtroppo – ai social network possiamo lasciare la nostra traccia, ma soprattutto, siamo in grado di condividerla in tempo reale con il mondo.

Spesso mi chiedo se ciò che scrivo, filmo e fotografo potrà essere interessante per qualcuno… Poi mi consolo, che pur trattandosi di un monologo, sicuramente lo lascerò in eredità ai miei figli, che avranno (forse) un ricordo quotidiano della loro mamma.

Ok,post lungo e un po’ confuso, ma siamo a Ferragosto, quindi, tanta carne al fuoco ci sta pure! 

Le stagioni passano

margherite di montagna

nebbia nei campi
Ecco, lo sapevo, non riesco a mantenere in vita un blog! 
L’avevo detto io quando ho riaperto questo ennesimo “diario virtuale” che la costanza non è certamente una mia dote.
Io ci ho provato – e per un po’ mi è andata anche bene -, ma poi la vita arriva precipitevolissimevolmente e io non riesco a trovare il tempo da dedicare a tutti i “millemila” progetti che partono e poi finiscono (se non nel dimenticatoio, sicuramente nell’ inesorabile scorrere del tempo).
Dovrei organizzarmi. Sì, dovrei organizzare tutta la settimana: il lunedì, pulizie; il martedì, Zumba; il mercoledì mi dedico alla fotografia; il giovedì è tutto per il blog; il venerdì di nuovo pulizie e il weekend relax, ovvero, passeggiate e & bricolage. Che dite, ce la posso fare poi a stare al passo?
Il fatto è che scrivere mi piace, fotografare mi piace, il brico mi piace, camminare mi piace, etc… ma il tempo è tiranno – o è un galantuomo? – e, forse non sono capace di gestirlo al meglio… Probabile. 
L’unica attività che riesco a coltivare con costanza è la fotografia; merito di Ben, il cane, che mi porta a camminare parecchio nella Natura. Gliene sono così grata! 
Ah, e ovviamente, di conseguenza, Instagram!
Bene, dopo questo breve aggiornamento e risveglio del blog, spero di tornare presto – lo farò, promesso! – con le ultime novità di DIY e foto! 
P.S.
Quante bozze ho lasciate sospese nell’etere!

Il tiranno galantuomo

Se solo le giornate fossero formate da due, tre ore in più! O se io sapessi organizzarmi meglio… forse i miei blog non languirebbero così tanto (per spesso poi “morire”).

Il tempo però è un tiranno galantuomo con molte, troppe pretese. Ti chiede tanto e si concede poco. È sfuggente e beffardo, ma soprattutto, non lascia scampo! 
Lui passa e se ne va, incurante dei tuoi bisogni. Passa, ma quando poi torna il distacco tra te e lui diventa sempre maggiore, fino a farlo diventare una piccola figura sulla linea dell’orizzonte.

Avrei voluto pubblicare un post almeno una volta alla settimana, il lunedì,  ma, nonostante tutti i buoni propositi ho fallito. 
Che dite, ci riprovo? Per lo meno su Instagram continuo ad essere molto attiva… 
La mia idea era, sarebbe, quella di ripubblicare le foto postate su IG e aggiungerne delle altre.
Ce la posso fare? Ce la posso fare!
Forse.