Sandali TEVA, i miei compagni di viaggio da quasi 20 anni

Logo del marchio di scarpe sportive TEVA

Raccontaci del tuo paio di scarpe preferite e di dove ti hanno portato.

La ricerca del sandalo perfetto

Era il lontano 2006 quando acquistai questi sandali. Cercavo una calzatura comoda, comodissima, per lunghe camminate estive. La suola doveva essere morbida—ahi, il callo!—e le cinghiette dovevano fermare bene il piede senza stringere. Dovevano essere facili da indossare e sfilare, perché non sopporto le scarpe che fanno perdere tempo.

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Archivio 2009: Avvistamenti e Misteri

Hai delle notizie straordinarie, incredibili e fantastiche. Qual è la prima cosa che fai?

Se ho una notizia fantastica le prime persone con cui la condivido sono sicuramente i miei familiari, le persone più vicine a me, e in genere, tutto rimane sempre circoscritto tra di noi.

Ma c’è una notizia, più che altro, un evento che mi è capitato sedici anni or sono e che non ho mai avuto il coraggio di raccontare a nessuno, escludendo una mia ex collega e mio marito.

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Rispettare i confini umani

Il cane Ben

Se potessi far capire una cosa al tuo animale domestico, quale sarebbe?

Lui è sempre con me, con tutta la famiglia, a dirla tutta. Sale in auto e porta i ragazzi a scuola la mattina così come li viene a riprendere; fa due passeggiate al giorno nel quartiere; dorme sul lettone, sui divani e sui tappeti quando lavoriamo da casa; ce lo portiamo in gita nei weekend.

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I cartelli stradali di cui avremmo bisogno: “Va a pian!”

Se avessi un cartellone pubblicitario in autostrada, cosa direbbe?

Altri cartelli che vorrei vedere

Rispetta i limiti! Non sono stati posizionati lì per abbellire il panorama.

Se hai fretta di arrivare da qualche parte in orario, metti la sveglia indietro di un’ora.

(super) Mamma che accompagni il tuo bimbo a scuola guidando alla Ayrton Senna, ricordati che anche alle altre mamme fa piacere rivedere i propri figli dopo il suono dell’ultima campanella.

Ciclisti che vi appaiate chiacchierando amabilmente e occupando metà corsia, ricordatevi che in Nebraska c’è tanto spazio.

Pedone, il fatto tu stia attraversando sulle strisce non ti dà il diritto di passare senza fare attenzione o, ancor peggio, leggere le notifiche sul cellulare.

Tu, irriducibile del running, vestito/a di nero che corri sul ciglio della strada alle sei del pomeriggio d’inverno, non starai mica pensando inconsciamente al suicidio, vero?

Spedizioniere, lo so che il tempo è letteralmente denaro per te, ma pensi che mettendo le doppie frecce tu possa parcheggiare dove capita? Compreso in curva in salita? Mah…

Gioco con le parole

Giochi nella tua vita quotidiana? Cosa ti dicono le parole “tempo di gioco”?

Gioco con le parole come ad un livello di Tetris. Mi piace incastrarle affinché tutti i pezzi combacino e formino una fila che andrà poi a comporre una nuova fila, fino ad arrivare al punto finale.

Il mio tempo di gioco è al mattino presto, molto presto, dalle 4.30 circa alle 6.00. Nel silenzio della casa mi concentro e non ho distrazioni. Poi il tempo irrimediabilmente finisce e passo a quello “quotidiano”.

Lascio in pausa per riprendere la sera, magari prima di andare a dormire, quando comincia a calare il silenzio e la mente può sgombrarsi nuovamente.