Con i piedi nell’acqua fresca di un torrente, all’ombra di gentili e maestosi alberi, trascorro un caldo pomeriggio d’estate con mia figlia.
estate
Il Sentiero dei Fiori e dei Sogni
i sogni cominciano a svegliarsi.
Potrai poi contarli lassù, in alto,
quando il cielo diventerà
e ogni singola, luminosa stella
sarà un tuo sogno.
Per adesso, nella luce del tardo pomeriggio,
chiudi gli occhi e ascolta la sinfonia delle cicale.
L’inebriante aroma di lavanda
Adesso bèndati di lilla e segui il percorso dei fiori:
È passato un anno – E Sono Tornata a Scrivere su questo Diario
The opening
Era la notte dell’11 agosto 2023 quando aprii il blog e promisi a me stessa che questa volta sarei stata costante con la pubblicazione dei post.
Ci ho provato, ma non è sempre andata così… O meglio, ho iniziato con il piede giusto e poi non ho più dato la priorità alla scrittura perché, come spesso accade, mi lascio trascinare da mille diverse attività che durano il tempo dell’emozione di averle iniziate: svanita tale emozione, l’interesse crolla a picco per iniziare qualcosa di nuovo.
Tra gli hobby di quest’anno annovero: la costruzione di casette in legno per animali, l’uncinetto (in realtà mai iniziato!), la pittura ad acquarello e l’hand-writing.
Poi ci sono i classici intramontabili tra cui la fotografia e la lettura.
L’alibi
Trovo sempre un alibi, una scusa per giustificare un’incostanza di base, un’incontenibile voglia di provare qualcosa di nuovo, di mettere alla prova le mie capacità, o più semplicemente di dare un senso alle giornate allontanando la noia. Perché la noia porta alla creatività, e io di idee creative ne ho forse fin troppe…
Non dovrei essere così severa con me stessa! Sicuramente avere tanti interessi è più che positivo, sebbene dispersivo; dico solo che vorrei innamorarmi di un’attività, portarla avanti e padroneggiarla.
Divago
Il tema centrale del post era il compleanno del blog: com’è che sono finita a parlare di hobby e costanza?
Ah, giusto, l’alibi del tempo… Ecco, oltre a quello c’è l’horror vacuii del foglio elettronico!
Che scrivo? Per chi lo scrivo? L’argomento sarà troppo banale e quindi è meglio attendere l’illuminazione per un articolo poetico e profondo oppure è necessario sfornare “qualcosa”, qualunque cosa, per far sapere ai lettori- quali? – che l’autrice è ancora viva e vegeta?
Statistiche
Narcisismo? Umano e comprensibile bisogno di affermare la propria presenza sulla Terra? Perché altrimenti si scrive, si fotografa, documenta, etc…se non che per lasciare un segno del proprio passaggio ai presenti e ai posteri? Io c’ero in quel momento, ero lì e questo scritto/fotografia è la mia testimonianza!
Dal privato al pubblico
Se una volta tuttavia questa testimonianza era appannaggio di scrittori e fotografi, adesso tutti noi, più o meno gratuitamente, grazie – o purtroppo – ai social network possiamo lasciare la nostra traccia, ma soprattutto, siamo in grado di condividerla in tempo reale con il mondo.
Spesso mi chiedo se ciò che scrivo, filmo e fotografo potrà essere interessante per qualcuno… Poi mi consolo, che pur trattandosi di un monologo, sicuramente lo lascerò in eredità ai miei figli, che avranno (forse) un ricordo quotidiano della loro mamma.
Ok,post lungo e un po’ confuso, ma siamo a Ferragosto, quindi, tanta carne al fuoco ci sta pure!
Fotografie nella Calda Luce del Pomeriggio Estivo
Nella calda luce del tardo pomeriggio
Torno a casa da un caldo e afoso pomeriggio di luglio. Entro in camera e questa è inondata dall’ avvolgente luce del tramonto. Tutto è investito dai toni dell’arancione e del rosa.
“Ferragosto sul Corno d’Aquilio (VR): Guida alla Scoperta della Montagna”
Agosto – La Calda Estate della Pianura Padana






Sarà pure afosa e “piatta”, ma la Pianura Padana offre agli occhi dello spettatore una campagna che non ha nulla da invidiare alle vaste praterie americane.
La fotografia richiede tempo e pazienza, due doti pressoché sconosciute ai bambini, ragion per cui queste foto sono state scattate “al volo” mentre percorrevamo la tangenziale che dal residence ci portava a Caorle (VE).
Il tempo, metereologicamente parlando, a parte qualche temporale, è stato clemente permettendomi di scattare foto dai colori vividi e brillanti propri della natura dopo una tempesta estiva.

I casolari abbandonati dove sono passate vite tra sorrisi e lacrime, nascite e morti, sono tra i miei soggetti preferiti da fotografare, così come le distese di granturco che si stagliano contro il cielo blu. Qualche nuvola passeggera all’orizzonte completa il paesaggio di vangohghiana memoria.
E l’estate diventa poesia e ricordo, un ponte che collega il passato al presente, l’attimo assolato e imperituro fermato dal rapido click di uno shutter.
Soffici fiori secchi (nella luce rosa del pomeriggio)
Attendo il nastro di luce che con delicata decisione renderà protagonista il soggetto della foto. Una natura morta: fiori secchi raccolti anni or sono durante una delle nostre passeggiate nel verde e conservata come elemento d’arredo.
Una stanza dalle pareti d’edera
Vorrei danzare in una stanza dalle pareti di edera, circondata da lavanda e soffioni.
La notte in cui ho ricominciato a scrivere

questo blog fotografico.
Perché la costanza non è una mia dote, ma la tenacia sicuramente sì.
Continua a leggere