
Tra rifugio e resort
Il 3 marzo segnerà un anno dalla nascita di Yellow Beak Animal Shelter.
È una data importante per me, perché rappresenta dodici mesi di dedizione e cura per questo piccolo Eden dedicato alla fauna selvatica.
Lo chiamo rifugio in senso lato: qui gli animali trovano ogni giorno cibo, acqua e riparo. Tuttavia, nell’accezione comune, un rifugio è un luogo dove gli animali vengono curati e riabilitati per poi essere rimessi in libertà.

YBAS è più simile a un resort per la fauna selvatica: una sorta di villaggio turistico con piscina/abbeveratoio, lodge riparati da pioggia e sole, bungalow nascosti tra le foglie, trespoli panoramici e un buffet all you can eat aperto 24 ore su 24.
Non mi occupo di soccorso e cure veterinarie, non ne ho le competenze, ma quando un animale è in difficoltà, come è successo con il riccio Lynn, mi rivolgo a chi può aiutarlo, come il CRAS Progetto Natura Verona Lago odv.

La storia di Lynn è raccontata nel blog in quattro post: dal suo vagabondare nelle fredde notti di novembre fino all’accoglienza al caldo della mia casa.
Un rifugio che cresce nel tempo

Yellow Beak Animal Shelter è nato in realtà nel febbraio 2024 e, nel tempo, si è evoluto grazie ai suoi piccoli ospiti: prima i ricci, poi gli uccelli, fino ad accogliere perfino una gazza. Alcuni sono stati solo di passaggio, altri hanno scelto di restare e mettere su famiglia, come le tortore dal collare e i merli.
Sapere di aver creato un ambiente accogliente per loro è una soddisfazione quotidiana. Ma richiede anche costanza, impegno e tanto amore.
Un rifugio fatto di storie: piccoli momenti speciali

Nel corso di quest’anno ho vissuto tanti momenti emozionanti con gli animali del rifugio. Uno che mi è rimasto nel cuore è stato il giorno in cui Bert, il riccio, ha iniziato a fidarsi abbastanza da non scappare immediatamente alla mia presenza. Ricordo la prima volta in cui, invece di dileguarsi tra le foglie, si è fermato qualche secondo, mi ha guardata e poi ha ripreso a mangiare tranquillo. È stato un piccolo segno di fiducia che mi ha riempita di gioia.
Un altro momento speciale è stato vedere per la prima volta un piccolo merlo appena uscito dal nido, zampettare incerto nel rifugio. Osservare la vita che si rinnova e sapere che questo spazio ha contribuito a creare un ambiente sicuro per loro è una soddisfazione che ripaga ogni sforzo.
Come puoi aiutare la fauna selvatica vicino a te
Non serve avere un rifugio per aiutare la fauna locale! Ecco alcune semplici azioni che puoi fare per proteggere e sostenere gli animali selvatici, anche nel tuo giardino o sul balcone:
✅ Acqua sempre disponibile – Lascia una ciotola d’acqua all’aperto, soprattutto in estate. Se puoi, metti anche un piccolo contenitore basso per insetti e api.
✅ Evita pesticidi e prodotti chimici – Molti insetti sono essenziali per l’ecosistema, e uccelli e ricci si nutrono di loro. Proteggerli aiuta tutta la catena alimentare.
✅ Crea rifugi naturali – Un mucchio di legna o foglie in un angolo del giardino può diventare un riparo perfetto per ricci, rospi e piccoli mammiferi.
✅ Installa casette per uccelli – In inverno e primavera, molti uccelli cercano un posto sicuro dove nidificare o ripararsi.
✅ Lascia qualche angolo “selvaggio” – Un prato non tagliato, qualche pianta spontanea, o anche solo un vaso con fiori autoctoni possono attirare e nutrire farfalle, api e uccelli.

Sensibilizzare al rispetto della natura attraverso i social media

Tutto è iniziato con una vecchia videocamera di sorveglianza per interni, con cui osservavo la vita notturna dei ricci. Pubblicavo i video su Instagram, ma la qualità delle immagini lasciava a desiderare. Così ho deciso di investire in una videocamera più recente, con qualità video 4K.
Nel tempo, i follower si sono affezionati alle storie di Bert il riccio, Willy il pettirosso, Tip e Tap le tortore dal collare, Ezio e Laura i merli e Meg la gazza.
I loro video erano così apprezzati che ho deciso di cambiare il nome del mio account Instagram in Yellow Beak Animal Shelter (@yellowbeakanimalshelter). Per raggiungere un pubblico più ampio, ho poi aperto un canale YouTube (@annalisa_annature) e un blog, così da condividere il mio messaggio con sempre più persone.
Un’oasi di quiete e creatività

Yellow Beak Animal Shelter è più di un semplice rifugio: è un luogo che rilassa la mente, grazie ai suoni e ai colori della natura. Qui, tra un cinguettio e il fruscio delle foglie, cerco di trasmettere il valore della biodiversità e il rispetto per l’ambiente.
Questo spazio ha stimolato anche la mia creatività: ho iniziato a costruire casette e tende-rifugio per gli animali utilizzando materiali naturali e riciclati. Ora vorrei raccogliere tutti i miei progetti in una guida PDF, così chiunque potrà cimentarsi in queste creazioni eco-friendly.
Progetti futuri

Il mio sogno è avere un piccolo pezzo di terreno dove far crescere YBAS.
Immagino casette per uccellini, cataste di legna sicure per i ricci, cucce e punti di ristoro, dove gli animali possano trovare riparo d’inverno e dissetarsi nelle estati torride.
Ho già adocchiato dei terreni non lontano da casa, ma al momento mancano i fondi per rendere questo sogno realtà. In ogni caso, mai porre limiti alla Provvidenza!
Sostenere il rifugio
Nutrire gli animali è un gesto che riempie il cuore, ma ha anche un costo.
Acquistare semi, palle di grasso, crocchette per gatti e cibo per il cane è diventato impegnativo. Per questo ho cercato soluzioni fai-da-te, creando ricette bilanciate che trovi sul blog nella sezione Fai da te.
Piccoli gesti che fanno la differenza
Se vuoi contribuire al benessere degli ospiti di YBAS, ho aperto una raccolta fondi per il rifugio. Anche un piccolo contributo può fare la differenza. Io e gli animaletti te ne saremo grati!
Impegno e ringraziamenti

Mantenere il rifugio richiede:
✔ Tempo – l’acqua dell’abbeveratoio va cambiata ogni giorno, le ciotole disinfettate, il cibo distribuito regolarmente.
✔ Dedizione – è un impegno quotidiano, quasi un lavoro a tempo pieno.
✔ Risorse economiche – tra mangime, accessori e miglioramenti.
Un ringraziamento speciale va ai miei genitori e a mia suocera, che la scorsa estate si sono presi cura del rifugio mentre ero via. Il caldo era opprimente, e temevo che i ricci non trovassero acqua o, peggio, bevessero da una ciotola sporca.
Per il futuro, per evitare problemi durante le assenze, acquisterò distributori automatici di cibo e acqua, che comunque richiederanno manutenzione regolare.
Un regalo per voi: segnalibri stampabili
Per celebrare il primo anniversario di Yellow Beak Animal Shelter, ho creato dei segnalibri da scaricare e stampare, con le immagini più belle dei nostri amici del rifugio.
Spero che questa piccola sorpresa vi piaccia!



Grazie di cuore a tutti voi, lettori del blog, che ogni giorno mi date la carica per continuare a scrivere, creare e portare avanti questa missione di sensibilizzazione.
Dai, unitevi a me e agli amici di Yellow Beak Animal Shelter!
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