Come riconoscere un pettirosso stanziale: la storia di Willy

Undici giorni fa avevo salutato Willy, il primo pettirosso del rifugio. Pensavo sarebbe tornato in inverno… invece ieri sera è ricomparso, regalandomi un momento di pura gioia.

Il ritorno inaspettato di Willy il pettirosso

Avevo salutato Willy, il mio piccolo amico pettirosso, undici giorni fa, il 29 marzo, pensando che sarebbe tornato solo in inverno.

I pettirossi, infatti, sono in parte uccelli migratori.

Pettirossi migratori o stanziali?

In Italia, quelli che vivono in zone dal clima mite restano tutto l’anno.

Tuttavia, durante l’autunno e l’inverno, molti pettirossi arrivano dal Nord Europa per svernare qui, mentre quelli che nidificano in montagna scendono a quote più basse. Con l’arrivo della primavera, tra marzo e aprile, ripartono verso nord o tornano in quota per la riproduzione.

Una visita a sorpresa

Eppure, ieri sera, con mia grande sorpresa e gioia, Willy è tornato. È probabile che si tratti di un esemplare stanziale che, trovando il rifugio troppo affollato negli ultimi tempi — e forse anche troppo pericoloso con l’arrivo di Prospero, il gatto — abbia scelto una zona più tranquilla per un po’.

Un uccellino dal carattere deciso

I pettirossi sono uccelli territoriali e spesso tornano nei luoghi dove hanno trovato cibo e protezione. Difendono il proprio spazio con determinazione, diventando persino aggressivi con altri pettirossi che tentano di invaderlo.

Se Willy fosse stato un migratore, lo avrei rivisto solo in autunno, tra ottobre e novembre. Ma la sua natura stanziale e affezionata al rifugio lo ha riportato qui, prima del previsto.

Un regalo per Willy

Willy è stato il primo ospite del rifugio l’anno scorso. Per lui avevo acquistato una piccola mangiatoia in legno.

Dopo vari spostamenti del rifugio e condizioni atmosferiche non sempre favorevoli, avevo deciso di rimuovere la casetta, lasciando i semi direttamente sul terreno.

Ora che il rifugio è più affollato, ho pensato che Willy meritasse un angolo tutto suo, dove mangiare tranquillo. La mangiatoia era ridotta male: mezza distrutta, coperta di fango. Ma, per fortuna, non l’avevo buttata.

Una nuova vita alla vecchia mangiatoia

Ieri ho finalmente trovato il tempo per restaurarla. L’ho pulita, sistemata, e presto la appenderò al Saggio Albero, il nostro grande guardiano verde. Sarà il mio piccolo pensiero per lui, il primo amico alato del rifugio.

Anche tu hai un pettirosso che torna ogni anno a trovarti? Raccontamelo nei commenti o mandami una foto: mi piacerebbe conoscere la sua storia!


Scopri di più da Annatureblog

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *