E così, quest’anno a passo particolarmente svelto, è arrivato Settembre, il mio mese.
No, io non sono nata in questo periodo, ma l’ho sempre vissuto come un mese di riflessione, nuovi inizi e calma.
Sono i suoi colori dorati, accesi e al tempo stesso delicati, che mi fanno pensare a un’istantanea del passato, a sorrisi fanciulli su un’altalena che dondola alta verso un cielo turchese; a prati incolti di fiori di campo dagli alti steli che ondeggiano nel vento; ad alberi gialli e arancioni nel viale di una pellicola romantica francese; alla pace interiore che aumenta, o dovrebbe aumentare, con l’avanzare del tempo.
Pian piano cadono le foglie: anche gli alberi sanno che bisogna saper lasciar andare per poi rifiorire in Primavera, con spirito rinnovato, dopo la pausa dell’Inverno, una pausa che può insegnarci a maturare dentro, a riflettere sulle azioni sbagliate o meno della nostra vita; una riflessione però che dovrebbe essere scevra da rimpianti e capricciose nostalgie.
Andar per boschi e lasciarsi avvolgere dai suoi nuovi colori, che, come una coperta, ci scaldano in un dolce abbraccio.
Dopo la passeggiata, ci attende una tazza di tè lasciata a raffreddare sul comodino, mentre dalla finestra osserviamo le foglie danzare nel vento come giovani, fragili e ancora inesperte ballerine.
Si avvicina un’altra stagione, si apre un nuovo capitolo: cerchiamo di viverlo lontano dalla frenesia del commercio che ci vorrebbe già a magiare pandori e panettoni!
Fermiamoci un attimo. Torniamo bambini godendo del semplice crepitío delle foglie scricchiolanti sotto le suole! Sediamoci su una panchina sotto ad un albero nella quiete luccicante del pomeriggio.
Per ogni goccia di pioggia che rigerà il vetro della finestra, richiamiamo alla mente un bel ricordo del passato. Cerchiamo di andare il più lontano possibile con la memoria, e poi benediciamo l’acqua ristoratrice dopo questa torrida estate.
Benvenuto, Settembre!🍁
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