Come avrei mai potuto trovare me stessa se non mi mai fossi persa? E mi sono persa tante e tante volte nella vita… Camminavo su una strada che non era la mia, ma era l’unica che conoscessi. Sulle spalle uno zaino di corda riempito di sassi, ai piedi i pesanti stivali di un’armatura medievale. La testa leggera, il cuore pieno di sogni e gli occhi di lacrime. Un grido di voglia di liberazione bloccato in gola come in quegli incubi in cui urli disperato, ma il suono è ovattato come in paesaggio innevato. No, non era nemmeno ovattato, era completamente assente.
E da quell’incubo durato decenni avrei voluto svegliarmi prima, ma un qualche strano “maleficio” non me lo permetteva. Sì, avrei voluto fuggire lontano, ma le mie gambe erano salde al suolo. Ed ero sola. In quell’infinita notte buia e senza stelle non c’era nessuno con me, tranne la Luna, depositaria di segreti e confessioni.
Ogni giorno mi domandavo per quanto ancora avrei dovuto girare in tondo e in tondo su quel carosello infernale? Io desideravo solo essere libera, nulla più.
Capitava poi che a volte la diabolica giostra si fermasse, stanca essa stessa del proprio dolore; scendevo quindi lenta e con la testa pesante per rimettermi in cammino verso un luogo sconosciuto ma per lo meno “sicuro”.
Tuttavia, ogni volta che percorrevo una strada nuova pensavo, mi illudevo, che forse quella era la volta buona, era la strada giusta! Ma poi il percorso tornava ad essere tortuoso ed intricato, e allora capivo definitivamente che mi ero sbagliata.
Camminavo tra rovi di more pungenti e paludi nelle quali affondavo sempre più; mi fermavo senza più speranza nel cuore e una rabbia crescente nell’animo. “Non è giusto, questa non è vita!”, ripetevo a me stessa.
Poi, di tanto in tanto, il sole tornava ad illuminare il sentiero e nuovamente credevo di aver preso la direzione e giusta.
La verità? La verità è che la vita non avrebbe mai potuto essere un sentiero piano e senza ostacoli, nemmeno se loro lo avessero voluto con tutte le loro forze…
E su un sentiero apparentemente già tracciato e sicuro, io ho dovuto perdermi per ritrovarmi sull’imperscrutabile sentiero della vita. Questa volta la mia.
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