Stanotte ho ricevuto una visita speciale: un riccio affamato è tornato in cerca di cibo. Ora voglio fare di tutto per farlo restare e costruire un rifugio sicuro per lui.
Una sorpresa inaspettata: il riccio è tornato!
Toh! Guarda chi si rivede! Sei tornato in una notte piovosa, con gli aculei e le zampine bagnate. Ci speravo, ma non osavo contarci dopo che le cataste di legno erano state rimosse. E invece… Che bella sorpresa! Il riccio è tornato e farò di tutto per proteggerti.
Mi sono svegliata presto e ho subito controllato cosa aveva catturato la videocamera di sorveglianza durante la notte. Solo pioggia e il piccolo Groviera, intento a sgranocchiare l’orzo perlato destinato agli uccelli. Ma poi, in un terzo video, sei apparso tu: un riccio comune, affamato come non mai, alla disperata ricerca di cibo.
Cosa mangiano i ricci e come aiutarli a sopravvivere

Non ho perso tempo. Sono corsa fuori, in vestaglia, per lasciarti qualche crocchetta per gatti, di cui so che vai ghiotto. E adesso, dove sei? Qual è la tua tana? Vorrei tanto che tu scegliessi di restare qui, a Yellow Beak Animal Resort il posto più sicuro che tu possa trovare. Qui nessuno ti farebbe del male, anzi, riceveresti cure e amore.
Come costruire un rifugio naturale per i ricci
Cosa posso fare per convincerti a restare? Costruirò per te un rifugio: accatasterò rami nell’angolo più remoto del giardino, magari creando un piccolo muro di cinta, come in una città medievale, dove tu possa sentirti al sicuro. Qui troverai acqua e cibo tutto l’anno, fino a quando l’inverno non ti suggerirà di andare in letargo. E potrai dormire senza timori, protetto dal pericolo di incendi, tagliaerba, decespugliatori e pesticidi. Qui usiamo solo prodotti naturali: humus di foglie e frutta, e un po’ di sterco di cavallo per concimare le siepi. Al massimo sentirai un po’ di puzza, ma che vuoi, è pur sempre Natura!
Torna, piccolo, e ti garantisco una vita lunga e confortevole.
I pericoli per i ricci e come proteggerli
Tra la mia casa e la strada ci sono ancora campi incolti. Ma per quanto ancora? L’edilizia avanza, inghiottendo la campagna e distruggendo gli habitat di tanti animali selvatici. Ogni giorno pattuglio la strada, sperando di non trovare piccoli corpi senza vita, vittime di automobilisti che trattano l’asfalto come un velodromo. Se solo rallentassero, se solo fossero più attenti! Chi riesce a superare la strada, però, può trovare rifugio nei nostri giardini. E se capita nel mio… ha fatto tombola!
Perché lasciare un angolo selvatico in giardino fa la differenza
Quanti altri ricci come te si nascondono tra i cespugli, cercando disperatamente un posto sicuro? A chiunque abbia un giardino, dico: lasciate un angolo selvatico, create rifugi con legna e foglie, non usate pesticidi. Ogni piccolo gesto può salvare una vita.
Un piccolo gesto può salvare una vita: ecco come

E tu, piccolo viandante, spero che tornerai stanotte. Io ti aspetto.
Bibliografia e link utili
Un libro che mi ha insegnato davvero tanto sui ricci comuni e di come prendersene cura è sicuramente “Il riccio. Ci sono anch’io!” di Marina Setti. Completo, esaustivo, perfetto per chi vuole saperne di più o desidera occuparsi dei ricci nel proprio giardino.
SOS Ricci (con estratti del libro di M. Setti)
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