Noto una lucertola a terra, priva di coda e apparentemente stordita. Senza pensarci due volte, la raccolgo e mi prendo cura di lei, idratandola e mettendola al sicuro. Dopo essersi ripresa, la lascio libera nel rifugio. Questo piccolo gesto mi porta a riflettere sul valore di ogni vita, anche la più piccola, e sull’importanza di rispettare ogni essere vivente.
Un incontro inatteso

Parcheggio l’auto e invito il cane a scendere. Siamo qui per riprendere i ragazzi, che hanno trascorso la mattinata dai nonni. Apro la portiera e gli dico di saltare giù e filare a casa. Non gli abbiamo insegnato molti comandi, ma “salta giù”, “fila dentro” e “dai, andiamo!” li capisce bene. Il cane, senza guinzaglio, esita un attimo, poi si decide e corre veloce verso il cancello.
Mentre chiudo le portiere, noto qualcosa a terra: una piccola lucertola con la coda mozza giace immobile sull’asfalto. Non mi pongo domande, la raccolgo delicatamente e la porto con me. Resta ferma nel mio palmo.
Un primo soccorso insolito
La prima cosa a cui penso è l’idratazione: di sicuro avrà sete. Bagno la punta di uno stuzzicadenti con una goccia d’acqua e lo avvicino al suo musetto. Apre lentamente la bocca e beve. Le do ancora un po’ d’acqua con la stessa tecnica, poi recupero una siringa senza ago, più pratica per dosare le gocce. La lucertola continua a bere finché non ne vuole più.
Cerco una scatola e la sistemo dentro, dove si lascia adagiare senza opporre resistenza. Chiedo a mia madre un tappo basso in cui versare altra acqua e metto la scatola al sole affinché si scaldi. I suoi piccoli occhi mi osservano timidamente.
Non ha la coda – tanto poi ricrescerà! – segno che probabilmente è sfuggita alle grinfie di un gatto. Ha scampato la morte due volte: prima per miracolo, poi evitando di essere schiacciata da un’auto. Una lucertola davvero fortunata!
Una seconda possibilità

Sembra un incontro casuale, ma da poco ho ampliato il rifugio dedicando una piccola area al recupero di lumache e piccoli animali selvatici. Questo potrebbe essere il posto giusto per lei, almeno finché non si sarà ripresa.
La “lucertola viaggiatrice” parte con noi in macchina verso casa. In un quarto d’ora siamo al rifugio, dove preparo un’altra scatola con sassi per ricreare un ambiente più naturale. Dopo un po’ di riposo, sento il rumore delle sue zampette che si arrampicano lungo la scatola. Allora non stai poi così male, amica mia!
Libertà o nuova casa?
È il momento di lasciarla libera e augurarle buona fortuna. Chissà se sceglierà di restare a Yellow Beak o seguirà il suo istinto… Durante l’estate, alcune lucertole vengono spesso a bere dal sottovaso colmo d’acqua e a crogiolarsi al sole sulle pietre.
Ogni vita ha un valore
Avrei potuto lasciarla lì dov’era. Dopotutto, è solo una lucertola. Per qualcuno, persino raccapricciante. Ma la differenza sta proprio in quel solo… Non è solo una lucertola, è una vita. Piccola, sì, ma non meno importante di quella di un essere umano.
Qualcuno potrebbe dire che esagero, ma non lo credo. Ogni forma di vita su questo pianeta – e forse anche altrove – ha pari dignità. Non importa se non prova i nostri sentimenti, se non parla la nostra lingua o se vive d’istinti. Che diritto abbiamo noi umani di considerare la nostra vita superiore alle altre? Questo vale sia nei rapporti tra esseri umani che nel nostro rapporto con gli animali.
Scopri di più da Annatureblog
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.